Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
p. 37
Ah, comprendo... inallora bisogna dire che voi siate stato un gran babbeo... e non siete corso alla funicella, quando vi si offerse la vitella.
p. 37
E dite, Paolo, è da molto che voi amate questa Diana?
p. 38
Ella, penso, si sarà data tutta in braccio del suo amore novello, e a voi – poveretto – toccherà sempre reggere con vostra buona pace... il Candeliere!
p. 39
Occhio non vede e cuor non s'arrabatta! >> Infatti, ditemi, Paolo, come si mostra ora a voi, la Niobe?
p. 39
Ci avete spazzata la strada, ed è già una gran cosa , e tutto si ridurrebbe a studiarvi un po' di strategia, tanto per cominciarvi a marciare, dopo di che si camminerà, state sicuro, tambur battante, come dicono i Francesi. - Penso anche, che la vedovella mostri resistenza – un forte attaccamento alla memoria dell'estinto ; ma voi non ci credete... sono bertucciate che si fanno le donne per gettare un po' di polvere agli occhi degli uomini - roba di poco momento - nebbia che presto sfuma al nascere del nuovo sole.