Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Violetta del Goceano. Romanzo contemporaneo
Marcello Cossu
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E poiché la sua mamma – una strega numer uno – a quell'ora solea intrattenersi con Morfeo a sollevare le noie della vedovanza.
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L'Omnibus che doveva condurmi alla volta dell'amico non partiva che circa le sette, ed io, varcando la soglia di casa aveva contato solo le ore sei che scoccavano all'Orologio di Città.
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Stimai adunque miglior modo espugnare la rocca per assalto, e mi vi preparai, coniando una novella, che intendeva darle a bere grosso.
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Era messa in toeletta da mattina, col torrione del suo chignon – inallora formidabili, - stupendamente pettinato, e pulita e fresca come una rosa baciata una o due volte dal sole.
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Ella mi ricevette con un sorrisetto tutto zucchero, al quale risposi col più profondo saluto del mio cappello Lobbia color marrone; e poi, vedendomi così, com'era in armi e bagaglio, pensandosi che per quella mane mi fossi proprosto fare qualche scorreria alle lepri e pernice, incominciò a scoccarmi una furia di felici auguri, già s'intende a pregiudizio di tante povere bestie, che secondo lei, dovevo uccidere.