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Marcello Cossu

Marcello Cossu

Lanusei, Tipografia Sociale, 1885

Ritedda di Baricau

Marcello Cossu

pp. 49-50
In Insula Sardinia est montana alta quae dicitur la Barbagia, et quando Ianuenses retraxerunt dictam insulam da manibus infidelium, nunquam potuerunt retraehere dictammontanam in qua habitat gens barbara et sine civilitate, et feaminae suae vedunt indutae subtili Pirgolato ita quod omnia membra ostendunt inoneste; nam est ibi magnus calor; et notat Florentiam Barbargiam simi litudinarie quia vedun illae dominae scollatae, et ostendum – etc. ( Note ai v.94, 95, 36,37 dell'ed. P.B. Longobardi, Roma 1821 ) - Per poco che si voglia leggere con attenzione il passo del gran Poeta di sopra citato, ognuno vede che, parlando delle donne fiorentine, dice espressamente che le donne della Barbagia erano più pudiche di esse: ciocchè è ben diverso da quanto hanno voluto fargli dire i commentatori, quasi veleesse dire, che se le donne d'un paese civilizzato, qual'era Firenze, andavano col seno nudo, quelle d'un paese riputato barbaro dal suo nome, non andavano così. Converrà anche riflettere, che la Barbagia è un paese montuoso, il più elevato di tutta l'Isola, dove l'inverno si sente più rigido ed il freddo vi regna una gran parte dell'anno - It. Della Marmora.

arte, geografia, italia ed europa, lingua, riferimenti letterari

pp. 50-51
A proposito delle donne di Barbagia, debbo aggiungere che il loro fisico, e in generale la fisonemia di molte di esse sono in armonia co' loro costumì. E precisamente nelle donne dei tre villaggi vicini d'Arizzo, Belvì e Desulo, ai quali aggiungerei quello di Tonara, sebbene abbigliate con poca diversità, che si riscontra un tipo particolare nelle loro fisonomie e nell'insieme delle loro persone. Questo tipo si avvicina molto a quello delle abitanti nelle valli delle Alpi, per esempio quelle di Aosta, della Moriena della Tarantasia.

costumi, geografia, italia ed europa

p. 51
Era dalla tinta bronzina; e i suoi occhi neri, scintillanti e d'una ineffabile dolcezza, concentravano gli ardori del mezzogiorno. La folta e bruna capellatura, che ornava quel caro viso, scendevagli in copiose anella per il collo e le spalle, ondeggiando come criniera di brioso puledro.

colori, flora e fauna

p. 51
Per compiere questo ravvicinamento, debbo soggiungere che nei detti villaggi si trova qualche volta il caso del gozzo specialmente tra le donne. Io stesso ( dice La Marmora ) ho visto un veritabile tipo di cretinismo. Ora io lascio alle persone competenti, il decidere se il gozzo, l'idiotismo e il cretinismo siano l'effetto delle vicinanze della montagna, o se siano l'effetto dell'acqua che bevono prodotta dalla neve.

arte, lingua, riferimenti letterari

pp. 52-53
La coltura della terra in questi paesi è trascurata, ed il principale mestiere degli uomini è quello di cavalcanti, o di mercanti ambulanti, portando in tutta l'isola coperte di lana, noce, nocciuola, castagna, tavole, casse lavorate. Tutti questi oggetti portano coi loro piccoli cavalli e passano una parte della vita lontani dai loro villaggi, bevendo del vino più galiardo.

flora e fauna

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