Marcello Cossu
Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
p. 46
Dopo la cordula venne portato in tavola il succulento porchetto, altra specialità sarda, cui, Padre Bresciani, illustratore classico dei nostri Costumi, dedicò una lunga pagina, ad uso e consumo dei gastronomi.
p. 48
Da questo passo di Dante si è conchiuso che le donne della Barbagia della Sardegna erano lascivissime; e si è arrivato sino a dire ch'esse andavano solo coperte con un velo trasparente, detto Pirgolato, così che mostravano tutte le parti del corpo, perchè ( aggiunge il commentatore ) vi è un gran calore.
p. 48
Che la Barbagia di Sardinia assai Nelle femmine sue è più pudica, Che la Barbagia dov'io la lasciai.
DANTE
p. 48
Ad un tramonto fosco, caliginoso, come talora accade a Lanusei anche siasi nella bella stagione, succedevano le ombre della notte, cupe, taciturne, gigantesche.
p. 49
I nembi, accavallandosi all'intorno della vetta del monte, componevansi a mille forme strane e fantastiche; e il vento, rimuggendo nella valle, strascinava le aride lappole pei fianchi dellla montagna. Lucia e Ritedda, consumata una frugal cena, ripuliti i tondi e rimessili nella rastrelliera, sedevano al focolare: l'una, dando mano al fuso e alla conocchia; l'altra ai gomitoli e all'aspo.