Marcello Cossu
Lanusei, Tipografia Sociale, 1885
Ritedda di Baricau
Marcello Cossu
p. 9
E tieni intento l'orecchio, e dil cuore ti sobbalza ad ogni eco lontana delle tue valli, non fosse il ruggito del simbolico Satana, che sferrando fumido, solchi col suo automa infuocato le ubertose tue pieghe.
p. 11
Giovanni Prati - Galoppo Notturno.
p. 13
Ritedda era il vero tipo di quella bellezza malinconica, affascinante che ancora s'incontra in alcune fanciulle della Sardegna.
p. 13
Volto dalla tinta bruna pallida, grandi occhi nerissimi, velati da lunghe palpebre, corpo flessuoso di forme elette, labbra rosse e semi aperte, che lasciano vedere due fila di denti più preziosi delle perle più pure, capelli neri, come l'ala d'un corvo, che contornano la fronte e son raccolti in vaghe treccie sul capo.
p. 13
Pargoletta ell'era Tutta sorriso, tutta gioia: ai fiori Parea in mezzo volar nel più felice Sentiero della vita, il suo vivace Sguardo, in chi la mirava, infondea tutto Il gaio spirito dei suoi giovani anni.
PELLICO - Francesca da Rimini