Marcello Cossu
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 192
Detto fatto lasciò cadere sul pavimento e precisamente sopra uno spazio segnato in rosso il corpo del misero marchese Lupo.
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Queste, le dorate speranze chi io vagheggiava lungamente per te?
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Stella sembrava una rosa sbocciata lì lì per abbassare il calice a rendere all'avara natura le belle foglie che le donava per poco.
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I suoi occhi errano fra quelle aiuole profumate, fra quei rami fioriti e i melaranci gemmati di perle candide.
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Il suo viso come che pallido e smunto si era tinto bellamente di roseo.