Marcello Cossu
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 179
Il giovinetto s'inginocchiò e fece una calda preghiera a Dio, poi accennò al compagno di essere pronto a seguirlo.
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La notte era profonda e calma – il cielo d'una tinta scura però trapunto da stelle.
p. 180
Era il saluto desiderato. Lo sconosciuto si rincorò e sorrise satanicamente.
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i>La camera gialla era mestamente illuminata dall'incerto bagliore che inviava una lampada disposta sopra uno stipo.
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I grandi occhi azzurri volgeva alcuna vita intorno inanimati, pregni incessantemente di lacrime, che lasciava cadere sconsiderate sulle squallide gote.