Marcello Cossu
La bella di Osilo
Marcello Cossu
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In quel momento nasceva il sole – un suo raggio d'oro penetrando nella colorita invetriata fugò l'incerto bagliore della camera, rendendola più bella e vieppiù sfolgorante pel riflesso degli addobbi.
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E dire che siamo fra Cristiani... fra costoro che hanno per fondamentale principio la carità verso il prossimo! - Davvero? ma se siete così pietosi verso il vostro simile, noi Maomettani, che pur ne chiamate barbari - vi possiamo rispondere che i barbari siete voi - giacchè in nostro petto mai albergarono così iniqui sentimenti.
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Madonna, voi mi confondete – rispose l'araba fanciulla.
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Finalmente apre i suoi grandi occhi azzurri, li volge mestamente sull'effige di una Santa e prega.
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E tosto compare una graziosa donzella dai capelli neri lievemente ondati, dagli dolcissimi occhi, però pallida nel volto e assai mesta. - Ella era vestita all'orientale e teneva sollevato sul capo il bianco velo bordato d'argento, che le faceva gentil ghirlanda.