Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 226
La Tapina, come ben potè, fatto giorno uscì dal bosco e con sua somma meraviglia s'accorse di essere poco lungi da Iaffa sua patria.
p. 227
Ventanni dopo un pellegrino tornato da Terra Santa fu trovato sopra una lapida nella chiesa di Santa Catterina in Sassari – molti credettero riconoscere in quella salma il valorosissimo capitano, Niccolò Calderari.
La bella di Osilo
Marcello Cossu
p. 22
Quei suoi raggi d'oro si diffondevano nello spazio, si stempravano in mille colori svariati, e dispensavano ognidove i loro grandi benefizi. Il cielo si faceva ognora più azzurro e sembrava si atteggiasse a un sorriso,mentre la natura rallegrata dal canto degli uccelli, mostrava il suo aspetto gaio, lievemente indorato dai raggi del sole.
p. 23
Considerava i suoi vassalli quali vili arnesi della gleba cui senza posa doveano attendere per esclusivo suo bene.
p. 23
Correvano allora quei tempi barbari del Feudalesimo; i tempi degli orribili delitti, delle scelleratagini e delle più atroci vendette.- Quei secoli nei quali agiva incontrastata l'iniquità del potere – ove riputavasi legge il talento; virtù, la forza brutale dell'individuo.