Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 213
Detto fatto lasciò cadere sul pavimento o proprio in certo angolo segnato in rosso, il corpo del misero Marchese.
p. 213
Queste le dorate speranze che io vagheggiava su di te lungamente? questo il conforto che io doveva avere ai già tardi miei giorni?.... O cieli, troppo è grande la sciagura perchè io la sopporti più a lungo! - Non bastava d'avermi orbato della povera Susanna nel verde fiore de'suoi anni.
p. 214
E fia dunque vero che io più non rimiri la tua celeste pupilla sfolgorare di cotanta delizia di sorriso.
pp. 215-216
Il Giudice Donno Michele Zanche chiuse la serie dei dinasti turritani. Alla sua uccisione il Giudicato venne suddiviso per terre e per castelli che occuparono i Doria, i Malaspina ed i marchesi di Massa – quali per diritti di parentela quali per via di contratti che si stipularono tra loro. I Doria diventarono signori dei castelli di Monteleone – Roccaforte – Castel Doria – nella regione dell'Anglona; di Ardara – di Bisarcio – Meilogu – Cabuabbas – Nurcara e d'una parte della Nurra. I Malaspina, di Bosa – del castello di Bulzi – d'Osilo e dei territori di Coguinas, Figulina e Marti. Molte località della stessa provincia vennero occupate dai Marchesi di Massa, mentre le altre rimasero sotto la dipendenza delle Repubbliche di Genova e di Pisa.
pp. 216-217
Gli ambasciatori prescelti a così importante negozio furono gli anziani sassaresi Torpino Eunnaca – Biagio Mannato – Guantino Pilalbo – Leonardo de Campo e Guascone Capra. Questi giunti a Genova esposero al Podestà ed ai maggiori di quella Repubblica il loro mandato; quindi d'ambe le parti propostisi i patti e le condizioni relativi all'alleanza – si accordarono insieme e opportunamente ne rilevarono un solenne atto che si redigeva nel palazzo dei Doria alli 24 Marzo del 1294. Dietro una tal famosa convinzione Sassari veramente incominciò a reggersi a forma di Repubblica e dopo ventidue anni di prova cioè verso il 1316, pubblicò gli Statuti entro i quali la Comune doveva esser retta. - Degno monumento che tuttavia ne ricorda la gloria. [...] da noi solo egli sappia che col volgere dell'anno 1323, e non appena Papa Bonifacio VIII investì del dominio della Sardegna Giacomo II d'Aragona, la Repubblica Sassarese cadde per mai più risorgere.