Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 164
In esso se ne stava assiso un uomo sui quaranta anni - dall'aspetto marziale o meglio fiero. - La sua fronte era spaziosa e facile a corrugarsi - due folte sopracciglie ombreggiavano i suoi occhi vivaci, irrequieti - la barba nera d'ebano e i capelli gl'incorniciavano selvaggiamente il viso. - Nell'assieme, egli era vigoroso, aitante della persona. - Il ricco suo vestiario lo fa credere potente signore. - Egli era Branca Doria.
p. 171
Sassari, immune d'ogni peso libera come l'augello!
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Arrivato a Torres, di là prese la via per Sassari - Le ridenti colline, le fiorite convalli, i tortuosi rivi della sua terra natale per lui susurravano sensi di riconoscenza. Vedeva quelle deliziose campagne dal pacifero verde degli ulivi – dal muscoso profumo degli aranci e dei pampini, vagamente frastagliate da sollazzevoli brigate di contadini e contadine, di fanciulletti e vignaiuoli intenti alla vendemia – Udiva concerti di voci argentine, concerti di usignoli e capineri, festevoli ragionari, che si facevano d'ogni intorno nella campagna. - E tutt'insieme per lui formava un accordo di somma letizia e il presentimento del benessere della sua patria, quando sarebbe stata proclamata libera e indipendente.
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Niccolò Calderari chiuso sempre nelle sue stranze vi rigirava come tigre ne' suoi canneti a cui fosse stato tolto un nato.
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La scala a chiocciola di quella buca misteriosa metteva in un androne sotterraneo. - Qui mai penetrò aura di vita, o spiro benefico ricambiò la chiusa atmosfera; un umido fettore cadaverico ne addensa l'ambiente. - Ne mai luce di cielo vi scese a squarciare le fosche ombre che vi sono. Solo talvolta qualche fiaccola impegolata illuminò quel luogo, ma per renderlo ancor più tetro, orrido! - qui l'uomo potente compiva sicuro le sue vendette; né temea di chiunque neppure di Dio unico che potessegli frenare il brando! - E se le ceneri di tanti sventurati che qui furono immolati ingiustamente non verrebbero un dì ravvivate dal soffio dell'Altissimo per godere di quella pace che in terra a lor fu niegata.... E se le scelleratezze e delitti dell'uomo infame non venissero un giorno giustamente punite... che cosa sarebbe l'uomo stesso? - Certo la più infelice delle creature!.