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Marcello Cossu

Marcello Cossu

Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875

Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico

Marcello Cossu

pp. 138-139
Egli aveva scosso i polverosi turbini di Sahara che da tempo si erano rovesciati sul suo capo e richiamava alla mente i primi giorni della sua vita – i giorni felici. Vedeva la palma del suo orto, il melograno, il cipro ed il nardo, il grunzo, il cinanomo e l'incenso; i ruscelletti e i pozzi d'acqua viva... - e sospirava; perocchè egli aveva perduto ogni cosa. Vedeva l'amica de'suoi primi pensieri d'amore, - le parlava come fosse vicina e le diceva così: - Oh quanto eri bella, amica mia, quanto eri bella! Io ti assomigliava alla rosa di Seroa; perocchè eri bianca e vermiglia... eri dolce più del miele e odorosa, perocchè sparsa de'tuoi oli odoriferi - le tue chiome erano crespe e brune come le ali del corvo e le tue tempie erano simili ad un pezzo di melograno... I tuoi occhi sembravano colombi presso ruscelli d'acqua ed erano come lavati di latte, e posti come dentro il castone d'un anello... le tue guancie erano simili ad un'aja d'aromati a bussoli d'odori... le tue labbra simigliavano un filo tinto di scarlato e stillavano mirra schietta. - Tu eri così bella, o sposa mia, colomba mia, eri così bella e m'inspirasti amore.... e tu mi amavi perchè eri Amore stesso.

colori, contatti con altri paesi, flora e fauna, geografia, lingua, modi di dire

p. 138
Come le sembrava fosco quel luogo, oscuro, tetro, orrido!

colori

pp. 139-140
Il Mago avea detto alla madre mia quando mi partorì, che io doveva essere infelice.... e il Mago non si poteva ingannare... Le disse ancora che io verrei perseguitato da Arimane e Arimane mi perseguitò a segno di rapirmi la sposa e ogni bene al mondo.

leggende, religiosità

p. 140
Balzò inallora furibonda dal letto, corse e ricorse tutta la camera, e come leoparda or ora chiusa in gabbia si studia crollarne le sbarre di ferro, così ella slanciatasi sulla porta, tentò con sforzi sovrumani atterrarla.

flora e fauna, modi di dire

p. 144
Ebbene, io vi giuro pel mio Dio, che voi uscirete sana e incontaminata da questo covo di serpi.

flora e fauna, modi di dire

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