Marcello Cossu
Cagliari, Tipografia del Corriere di Sardegna, 1875
Elodia e la repubblica sassarese. Romanzo storico
Marcello Cossu
p. 90
Finalmente apre i suoi grandi occhi azzurri, li volge mestamente sull'effige di una Santa e prega. Qui - pari allo stormir della froda pel leggiero alito di vento, - sentesi il frascio di vesti donnesche e di passi che si avvicinano - e tosto ecco comparire una graziosa donzella dai capelli neri lievemente ondati, dagli occhi dolcissimi ed espressivi, però pallida nel volto e assai mesta. Ella era vestita all'orientale e teneva sollevato sul capo il suo velo bianco bordato d'argento formandole così gentil ghirlanda.
p. 91
Voi mi confondente, illustre madonna, - rispose la fanciulla orientale - io non ho di che legnarmi presso di voi.
p. 92
Sono ormai trascorsi alcuni anni da che la pietà del vostro genitore mi trasse dall'indigenza in cui era caduta, e mi menò dall'Oriente in Sardegna; eppure tuttavia voi, madonna, non conoscete chi veramente sia Zulemaide.
p. 93
La lunga capigliatura le cuopre in mille ricci il collo e le spalle che sono d'una splendida bianchezza.
p. 94
L'immenso volume biondo sembrava un onda di purissimo oro liquefato.