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PAGINE CORRELATE

autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945

Cenere

Grazia Deledda

p. 35
Zia Tatàna, però, lo proteggeva e lo amava, ed egli a poco a poco le si affezionò: ella lo lavava, lo pettinava, lo vestiva, gli insegnava le preghiere e i precetti del re Salomone, lo conduceva in chiesa, lo faceva dormire con lei, gli dava cose buone da mangiare.

religiosità

p. 35
Simile ad una bestiola selvatica, in apparenza addomesticata, egli meditava continuamente la fuga: come a Fonni, mentre viveva con la madre, desiderava di fuggire per andare alla ricerca del padre, ora che il suo sogno s'era avverato, non pensava che ad un viaggio per ritrovare Olì.

contatti con altri paesi

p. 35
Non si seppe mai precisamente dove ella fosse andata: ma qualcuno disse di averla veduta sul piroscafo che faceva il servizio fra la Sardegna e Civitavecchia: e qualche tempo dopo un negoziante fonnese, ch'era stato in continente per affari, assicurò di aver incontrato Olì a Roma, vestita da signora, in compagnia di allegre donnine, e di aver passato qualche ora con lei.

italia ed europa

p. 36
Strani sogni di fughe, di avventure, di avvenimenti straordinari si confondevano, nella piccola anima, con l'istintiva nostalgia per il luogo natìo, per le persone e le cose perdute; col desiderio della libertà selvaggia fino allora goduta, ed infine col sentimento arcano di pietà e di vergogna, col pensiero costante, col segreto anelito per la madre lontana.

limiti

p. 36
Andava o diceva d'andare a scuola, ma spesso il maestro scriveva un bigliettino al padre per chiedere notizie dell'invisibile scolaro: allora il genitore, che era un piccolo negoziante di lana e di pelli, legava il bimbo con una corda di pelo e lo chiudeva in una stanza, imponendogli di studiare.

istruzione

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