HOME
 
CHI SIAMO
 
PUBBLICAZIONI
 
AUTORI
 
PERIODICI
 
DIDATTICA
 
LESSICO
 
BIBLIOGRAFIA
 
RECENSIONI
 
EVENTI
 
CREDITS
Vai all'indice di questa sezione

Ricerca avanzata

TEMI

arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

PAGINE CORRELATE

autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore

Canne al vento

Grazia Deledda

p. 548

Efix ricominciò a provare fastidio: aprì un momento gli occhi, li richiuse, gravi già del sonno della morte. E le parole di Giacinto si confondevano, di là del muricciuolo col fruscìo delle canne, col ronzìo del vento che passa.

flora e fauna

p. 549
Ma d'improvviso una figura apparve sulla porta; alta, sottile, vestita d'uno stretto abito granato a fiori neri, aveva una ghirlanda di rose sul capo, e qua e là sul viso, sulla persona, sui piedi, qualche cosa che scintillava: gli occhi, i gioielli, le scarpette...Egli spalancò gli occhi e riconobbe Noemi; ma dietro di lei, accomodandole le rose del cappello e le pieghe del vestito, donna Ester con le ali nere dello scialle rigettate sugli omeri gli parve l'ombra della sposa.

colori, flora e fauna

p. 549
Per un'attenzione di Noemi verso il malato neppure la cucina era stata ripulita, come si usa per le nozze; la casa e il cortile erano silenziosi, il gatto stava immobile sulla panca, nero con gli occhi verdi come l'idolo della solitudine; nel silenzio si udiva il legno corroso del balcone scricchiolare e sollevando un poco di più la testa Efix rivide un'ultima volta il muro rovinato e l'erba e i fiori d'ossa dell'antico cimitero.

colori, flora e fauna

p. 549
Efix guardava silenzioso, immobile, con le mani nere e secche aggrappate all'orlo del panno; e pareva affacciarsi, già cadavere, dal mondo di là per contemplare un'ultima volta la felicità della sua padrona.

colori

p. 550
Don Predu è vestito di nero, un abito nuovo attillato che lo costringe a respirar forte, ma Efix non ne distingue il viso, mentre vede la bocca sarcastica del Milese, lunga, stretta, come piena di riso represso, e il ventre gonfio d'una parente delle dame, quella che deve accompagnare la sposa, e due ceri con due nastri color rosa sostenuti da due manine pallide.

colori

Indietro...... 101 . 102 . 103 . 104 . 105 . 106 . 107 . 108 . 109 . 110 ......Avanti
 
Centro di Studi Filologici Sardi - via dei Genovesi, 114 09124 Cagliari - P.IVA 01850960905
credits | Informativa sulla privacy |