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autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore

Canne al vento

Grazia Deledda

p. 494
Egli raccolse di terra la viola e andò a sedersi sulla scala, come la notte dopo la morte di donna
Ruth.

flora e fauna

p. 494
Ma un filo di speranza lo sosteneva ancora, come lo stelo ancor fresco sosteneva la viola livida ch'egli teneva fra le dita.

flora e fauna

p. 495
S'alzò e s'avviò: poi tornò indietro per riprendere la bisaccia attaccata al piuolo sotto la loggia. Il piuolo, fisso lì da secoli, si staccò e balzò fra i ciottoli del cortile come un grosso dito nero.

colori

p. 496
Un odore di putrefazione e di tomba esalava dal lettuccio; ma egli non si scostò sebbene sentisse la collana di zia Pottoi, calda come fosse stata sul fuoco, sfiorargli il viso e l'alito di lei passargli sui capelli come un ragno.

flora e fauna

p. 496
La vecchia non aveva riaperto i suoi: con le mani rigide, le dita dure aperte, muoveva ancora le labbra violette orlate di nero, ma non parlava più.

colori

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