Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 461
Era bella, donna Maria Cristina, aveva il fazzoletto bianco come il fiore del giglio. «Va da Noemi, » mi disse , «Noemi ha il mio cuore, perché il cuore dei morti rimane ai vivi. Va, Pottoi,» mi disse, «vedrai che Noemi ti aiuterà.» Queste proprie parole mi disse.
p. 461
Diede un gran sospiro e prese un lembo del grembiale di Noemi arrotolandone la cocca fra le dita nere.
p. 463
Sentiva un improvviso amore per tutti. - Dite a Zuannantoni che venga, stasera. Gli darò le pere rosse.
p. 463
- Speriamo: tutto andrà bene, - disse Noemi: ma non sapeva neanche lei che cosa dovesse andar bene. Sentiva un improvviso amore per tutti.Sentiva un improvviso amore per tutti. - Dite a Zuannantoni che venga, stasera. Gli darò le pere rosse.
p. 464
Ma qualcuno picchiò di nuovo, ed ella s'asciugò gli occhi con la tela e andò ad aprire. Un uomo entrò, chiudendo il portone.
Era l'usciere, un borghese magro col viso nero di barba non rasa da otto giorni: aveva in mano una carta lunga piegata in due.