Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 444
Ma ecco un'ombra che si muove dietro la siepe, fra gli ontani: è un animale deforme, nero, con le gambe d'argento: scricchiola sulla sabbia, si ferma.
p. 446
- Signore, aiutaci! - sospirò Efix. - Lasciatemi, comare Pottoi. Pregate Cristo, pregate Nostra Signora del Rimedio...
p. 446
Giacinto ebbe l'impressione di essere assalito da un avvoltoio; aprì le mani e la lettera cadde per terra.
p. 446
Gli usignoli cantavano, e tutta la valle era color d'oro - un oro azzurrognolo per il riflesso del cielo luminoso.
p. 446
Benché fosse presto, quando arrivò al villaggio, Efix vide l'usuraia filare nel suo cortile, fra i porcellini grassi e i colombi in amore, e la salutò accennandole che sarebbe passato più tardi; ma ella rispose agitando il fuso: ella poteva aspettare, non aveva fretta.