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autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Marianna Sirca

Grazia Deledda

p. 868
Il prete era giovine, forte: nero in viso, con le labbra grosse e i denti bianchi, avvolto nel suo mantello lucido e con una piccola papalina invece del tricorno, pareva un prete abissino.

colori

pp. 868-869
I boschi dietro di lei, con le loro grandi ondulazioni verdi davano l'impressione del mare; ai piedi le si stendeva la pianura, ancora verde e azzurra al crepuscolo, coi muriccioli, le rocce, le macchie fiorite.

colori

p. 870
Tutto c'era: poteva essere un banchetto da sposi. Il gattino lo seguiva passo passo, sfregandosi contro la ghetta d'orbace la cui lieve asprezza gli riempiva di voluttà i grandi occhi verdi: d'un tratto però stridette e balzò lontano. Il padrone gli aveva pestato una zampetta.

colori, flora e fauna

p. 870
Ripassando in casa di sua figlia aveva avuto cura di farsi dare del pane bianco da Fidela; ed ecco il cacio fresco pallido e umido come la cera, ed ecco anche il vino.

colori

p. 870
La luna spuntava sopra il bosco, tutto il cielo era azzurro come di giorno, e tutte le cose apparivano chiare nella radura. Un uomo s'avanzava, dritto fra l'erba del prato; ed ella lo riconobbe subito.

colori

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