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autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Marianna Sirca

Grazia Deledda

p. 849
Si decise a scendere solo quando l'alba imbiancò le cime degli alberi e la luna, come l'altra volta, si sfogliò come un narciso nell'acqua della fontana.

flora e fauna

p. 849
S'era accucciato sopra le rocce, per spiare il ritorno di Costantino, e ricordava l'alba del suo ritorno dalla Serra; e cercava di non pensare a Marianna, poiché pensare a una donna per cui si deve perdere la propria libertà. Bantine Fera diceva ch'era debolezza; e anzi gli pareva di serbarle rancore, di odiarla quasi; come s'ella avesse conoscenza di un delitto commesso da lui, e pure di lontano, pure amandolo, lo dominasse e anche lei lo ritenesse debole e spregevole.
Poi il pensiero e il desiderio di lei lo riassalivano.
Ma allora la sua irritazione cresceva. Era scontento di sé: gli pareva d'essere diviso in due parti, e una seguiva Bantine Fera nelle sue imprese guerresche, nella conquista del denaro e della roba altrui, nell'ebrezza felina di sfuggire agli agguati; e l'altra continuava nei suoi pensieri d'amore e di dolore, era ai piedi di Marianna e piangeva sulle ginocchia di lei, e di questo dolore e di questa umiltà si formava la propria gioia.

limiti

p. 849
Allora si mise, quale conveniva a un uomo forte pari a lui, col fucile al fianco, il busto rigido, le mani sulle ginocchia: pareva un idolo, col viso composto a una calma artificiosa, i folti capelli lucidi al riflesso argenteo che penetrava nella grotta, incoronati dal cerchio nero della berretta, gli occhi socchiusi fissi dall'alto sul compagno che si svegliava a poco a poco rabbrividendo e stiracchiandosi.

colori

p. 851
- C'è poco da raccontare. Sono dunque andato a cercarla alla Serra: l'ho trovata, seduta quieta sotto la quercia della spianata. Dapprima s'è rallegrata tutta, nel vedermi; poi ha capito, ed è ridiventata quieta... quieta come una morta.

flora e fauna

p. 852
- Taci, lepre morta! Non ti vergogni a non avergli lavato il muso col suo sangue? Non parlare oltre: tu non sai quello che sei!
- Sei tu che non sai quello che fai e quello che sei, - insisté Costantino, fermo, immobile come rassegnato ad aspettare l'assalto. - Sei un miserabile! Mi fai pietà.

flora e fauna, modi di dire

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