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autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Marianna Sirca

Grazia Deledda

p. 738
- Questa mattina, saranno state le cinque, ho veduto una donna a cavallo, giù verso Funtana 'e litu: aveva un lungo cappotto d'uomo, era alta, bella: ma questo non importa. Era armata: e quando mi vide spronò il cavallo e si nascose. Credi tu, Simone, che fosse Paska Devaddis, la donna che va coi banditi di Orgosolo? Tu, la conosci?
Simone non la conosceva; non aveva mai fatto parte della banda Corraine, i banditi di Orgosolo, e poneva anzi una certa cura a vivere libero, solo col giovine compagno che gli si era attaccato come un cane fedele

contatti con altri paesi, flora e fauna

p. 738
Simone non la conosceva; non aveva mai fatto parte della banda Corraine, i banditi di Orgosolo, e poneva anzi una certa cura a vivere libero, solo col giovine compagno che gli si era attaccato come un cane fedele; tuttavia era amico e ammiratore dei Corraine, e cominciò a parlarne con rispetto; e fu allora un grave discutere sul fato tragico di questa famiglia divorata dall'odio: parenti contro parenti, vecchi che vivevano solo ancora per vendicarsi, donne e fanciulli travolti dal turbine fatale; madri che vigilavano il focolare aspettando nella notte il grido che annunziava la morte d'uno dei figli e all'alba il canto del gallo che apriva una nuova giornata di sangue.

flora e fauna, limiti, storia

p. 738
- Tu parli così perché stai comoda in casa tua e il bene lo hai, e tuo zio ti ha lasciato un letto di rose! Ma prova a sapere cos'è il bisogno; prova a sapere cos'è l'ingiustizia! Marianna, l'uomo ha diritto ad avere il suo: e l'uomo vero dice: il mio è mio, e guai a chi lo tocca!

flora e fauna

p. 739
- Sembri il canonico quando predicava, Marianna, cugina mia! Allora, giacché siamo di passaggio dammi gratis il sughero della tua tanca di soveri! Ah, da quell'orecchio non ci senti, fiore mio bello!

flora e fauna

p. 739
Costantino mi seguiva ansando come un cane: ci trovammo in una caverna tutta bianca che pareva di marmo; la volta era bucata e il sole entrava dentro come in un vaglio; il bello è che c'è, in fondo, un altare, un vero altare, con una croce, e un Cristo di pietra naturale, così ben fatto che sembrava vero.

colori, flora e fauna

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