Grazia Deledda

p. 69
Intorno era lo stesso silenzio, puro, infinito; il tramonto accendeva le estreme cime del bosco, una gazza cantava in lontananza; ma Elias era triste, sfatto, col volto soffuso di stanchezza e di sofferenza come nei primi giorni del suo ritorno.

flora e fauna

p. 69
- Una cosa è il sogno, un'altra è la realtà, Elias Portolu. Io non ti sconsiglio se tu hai la vocazione, ma ti dico che neppure ciò ti salverà. Uomini siamo, Elias, uomini fragili come canne; pensaci bene.

flora e fauna, limiti

p. 70
Egrave; inutile, non posso, non posso parlare, né con mia madre, né con nessuno. Ieri sera mi sentivo deciso, mi sembrava di aver un cuor di leone, o per meglio dire una faccia tosta di cuoio.

flora e fauna, modi di dire

p. 70
Chiamo mia madre in disparte, e sento salirmi alle labbra le parole che già avevo preparate. Essa mi guarda, ed ecco, improvvisamente, sento battermi forte il cuore, e un nodo mi chiude la gola. Ah, no, zio Martinu mio, è impossibile, io non posso parlare, anche volendolo. Potrei commettere un delitto, ma rivelare quella cosa ai miei parenti, no. Non è possibile.

limiti

p. 71
- Il fatto che ti ho raccontato, - aggiunse il vecchio, - non ha, certo, confronto con la tua storia; ma dimostra egualmente come al disopra di noi ci sia una forza che noi non possiamo vincere. Tuttavia se tu puoi, Elias Portolu, cerca di fare qualche cosa!

limiti