Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 423
Vossignoria non parve sorpreso. Ma dopo un momento domandò:
- Dov'è? Si può conoscere?.
- Sta a Calangianus, in Gallura.
- Troppo lontano. - E Giacinto, con gli occhi distratti, riprese a narrare delle favolose ricchezze dei Signori del Continente, dei loro vizi e delle loro dissipazioni.
p. 423
Adesso dormiva e russava, ed Efix l'aveva veduto poco prima sul lettuccio lungo il muro, con le palpebre chiuse così delicate, che pareva vi trasparisse l'azzurro degli occhi, coi capelli rossicci sul bianco del guanciale e i pugni chiusi come un bambino che sogna.
p. 424
L'indomani all'alba Efix riportò il cavallo in paese e raccontò alla padrona giovine il divertimento della sera prima.
p. 424
Dopo tre giorni Efix tornò e per non pagare il nolo del cavallo si caricò sulle spalle la bisaccia e s'avviò a piedi.
p. 424
Don Predu, fiero e pesante sul suo cavallo nero grasso, passava dietro la siepe. Cosa insolita, vedendo Efix si fermò.