Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 57
Portati dal forte cavallo, a momenti, fra le giravolte e le alture e i sentieri incavati nella roccia e coperti di cespugli fioriti, Elias e Maddalena si trovavano soli, silenziosi, stretti, avvolti nel loro triste amore.
p. 57
- Elias, figlio mio, obbedisci a tuo padre- , disse zia Annedda.
- No -, rispose Elias indispettito. - Mi avete lasciato laggiù come un asino; non lo do.
p. 58
Nuoro era vicina, lassù, dietro l'orlo della valle illuminato dal sole calante.
p. 58
Solo qualche sovero qua e là sorgeva fra il verde delle erbe, delle macchie, dei rovi; nelle distese umide la vegetazione era morbida e delicata, profumata di menta e di timo.
p. 58
La tanca, sebbene piana e senza bosco, aveva recessi secreti, roccie e macchie; il corso d'acqua in certi punti scorreva fra boschetti di sambuchi, dove il sole appena penetrava, formando laghetti verdi e misteriosi, circondati e tramezzati di roccie, sulle quali l'acqua infrangevasi mormorando.