Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 50
- Eh, eh, la vecchia volpe si fa obbedire! -, disse qualcuno.
p. 50
- Pietro, figlio mio, lascia in pace la colomba. Vieni qui, subito! O vuoi che mi alzi col bastone e mi faccia obbedire?
p. 50
- Ehi, ehi, prete Porcheddu! E cosa è questo? Perché è qui? non sa che quest'aria le potrebbe far male, e che ci sono delle biscie e degli insetti fra l'erba?
p. 51
Andò a guardare i cavalli, che pascolavano tranquilli alla luna, li fece abbeverare, poi ritornò verso la chiesa.
p. 52
Prete Porcheddu tacque un poco, pensoso, grave: poi mormorò una quartina in dialetto. Era una invocazione al mese di maggio.
Maju, maju, bene eni,
Cun tottu sole e amore,
Cun sa parma e cun su fiore
E cun sa margaritina...