Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Elias Portolu
Grazia Deledda
p. 39
- Questo è Maometto! Questa è una scimitarra! Allargaribus.
p. 39
- Salute a tutti, salute al priore, salute a quel piccolo prete rosso. Dio lo guardi, si vede che è un prete, sebbene sia in pantaloni.
p. 39
Intanto s'avviavano verso la chiesa per un sentieruolo appena tracciato fra le macchie e i cespugli, tra il verde dell'erba fragrante.
p. 40
Questa ragazza, questa colomba, mi è stata consegnata da sua madre, una colomba vedova. «Arrita Scada», le dissi io, «sta tranquilla, la colomba non avrà danno alcuno in mani mie. Io la difenderò anche contro il figlio mio, Pietro d'oro, nonché contro gli altri nibbi ed avvoltoi.»
p. 41
S'udiva zio Portolu raccontare che aveva fatto tutto il viaggio con la pecora, già promessa a San Francesco, legata sulla groppa del cavallo.
- Era la mia più bella pecora! -, diceva al priore. - Così di lana lunga. Eh, zio Portolu non è avaro.
- Va al diavolo! - gli rispondeva il priore. - Non vedi che è una pecora canuta, vecchia come te!