Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 253
- Ma la mia coscienza non è tranquilla, babbu Corbu! Io ho sempre paura che ci siamo ingannati... Anche oggi ho cercato... E se i denari fossero in casa? Se li ritrovassimo, babbu Corbu? Come sarei contenta! Così egli non direbbe più che lo abbiamo calunniato e fatto ammalare noi...
p. 253
Voi vi ridevate di lui, babbu Corbu; Banna sorella mia che ha la lingua come quella dei serpenti, parlava male di lui con le vicine; e a poco a poco, giorno per giorno, siete stati voi due a creare la sua cattiva fama.
p. 255
Così ti dico, piccola colomba mia, fa quello che vuoi, non seguire i consigli di nessuno!
p. 255
- Va, va a letto, - egli proseguì, curvandosi a prendere un'altra piccola brage, poiché la pipa s'era spenta, - dormi sette ore e vedrai che i mosconi cesseranno di ronzare.
p. 255
Pensieri non te ne mancheranno; allora i mosconi potranno anche pungerti e tu non scuoterai neppur la testa per scacciarli via.