Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore
Canne al vento
Grazia Deledda
p. 409
E provava un vago timore a voltarsi, a guardare quella figura d'uomo un po' tutta strana, verde e gialla, immobile sulla panca dalla quale pareva non dovesse alzarsi più.
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Giacinto schiacciava le noci con le sue forti mani, tendendo l'orecchio al tintinnio delle greggie che passavano dietro la casa.
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Non so dirtelo, quanto ci vuole in bicicletta. Poche ore. Io sono stata a Nuoro molti anni fa, a cavallo.
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Giacinto schiacciava le noci con le sue forti mani, tendendo l'orecchio al tintinnio delle greggie che passavano dietro la casa.
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Ma egli ricominciò a parlare del viaggio, della strada solitaria, e domandò quanto s'impiegava per arrivare a Nuoro. Voleva recarsi a Nuoro; c'era lassù l'amministratore di un molino a vapore, amico di suo padre, che gli aveva promesso un posto.