HOME
 
CHI SIAMO
 
PUBBLICAZIONI
 
AUTORI
 
PERIODICI
 
DIDATTICA
 
LESSICO
 
BIBLIOGRAFIA
 
RECENSIONI
 
EVENTI
 
CREDITS
Vai all'indice di questa sezione

Ricerca avanzata

TEMI

arte aspirazioni colori contatti con altri paesi costumi emigrazione flora e fauna gente geografia giornalismo istruzione italia ed europa leggende limiti lingua modi di dire nazioni extraeuropee religiosità riferimenti letterari storia

PAGINE CORRELATE

autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Colombi e sparvieri

Grazia Deledda

p. 192
- Tu ritorni sempre all'ora del pasto come le lepri alla vigna, - mi diceva, - poltrone, malandato, buono a niente...

flora e fauna

p. 192
Nonostante i minacciosi pronostici della donna mi affrettavo a rientrare: l'odore di carne di capra arrostita allo spiedo che usciva da molte casupole stuzzicava il mio appetito: appena fui qui dentro vidi appunto un pezzo di carne infilato in uno spiedo, e siccome la mia matrigna era andata su a prendere il pane mi curvai sul focolare come una volpe affamata e coi dentini cominciai a strappare qualche pezzetto di arrosto...

flora e fauna

p. 192
Mio padre rientrava, parlava del fitto della tanca, del contadino che voleva i denari; parlava delle capre, delle vacche, del servo che guardava l'ovile; di tutto fuor che di me.

flora e fauna, lingua

p. 192
Mi par di rivedermi ancora fanciullo in questa tana che non era squallida come lo è adesso; mi aggiravo sempre in cerca di qualche cosa, sollevando con la testa il coperchio della cassa, arrampicandomi sugli sgabelli per guardare cosa c'era nell'armadio; e rivedo nel vano della porta la tragica figura della mia matrigna, gialla e nera in viso come nei vestiti, con un canestro di pane sul capo e le mani che minacciano...

colori

p. 193
Io passavo i giorni ad oziare, a portar acqua e ad immischiarmi nelle questioni delle donne alla fontana: a tutti domandavo chi aveva un bel cavallo da corsa, ma tutti mi dicevano se volevo comprarlo e mi ridevano in faccia. Finalmente un vecchio rimbambito mi indicò un ricco paesano malato che voleva vendere il suo cavallo. Io andai: l'uomo giaceva immobile e giallo su una stuoia e le donne lo piangevano già come morto; tuttavia domandai del cavallo e una vecchia mi rispose sottovoce che era al pascolo nel bosco comunale: se qualcuno voleva comprarlo andasse a vederlo. Allora l'idea di cercare il cavallo per condurlo alle corse non mi abbandonò più.

colori, flora e fauna

Indietro...... 241 . 242 . 243 . 244 . 245 . 246 . 247 . 248 . 249 . 250 ......Avanti
 
Centro di Studi Filologici Sardi - via dei Genovesi, 114 09124 Cagliari - P.IVA 01850960905
credits | Informativa sulla privacy |