Grazia Deledda
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941
Colombi e sparvieri
Grazia Deledda
p. 178
- È una voce grossa, ma non come quella di vossignoria. Il Commissario poi è cavaliere, viene da Nuoro e, dicono, ha molti denari. E dicono che qui ci starà sei mesi e che si mangerà quattrocento scudi del Comune.
p. 178
- Il signor Commissario è alto e secco e nero come la croce di Cristo. Ha gli occhi piccoli, le palpebre rosse, la bocca grande; è calvo come ziu Remundu, ma ha una corona di capelli neri e i baffi lunghi e pure neri neri, e mia madre ha sentito dire che forse forse egli si tinge, come si usa in Continente, forse con la fuliggine sciolta nell'olio...
p. 178
Egli ha, inoltre, un vestito nero, poi ne ha un altro a righe, e un gabbano lungo col collo di pelo, come quello di vossignoria, ma più nuovo.
p. 179
- Era magra? Era pallida? - domandò Jorgj sottovoce.
- Sì, è magra; sembra una capretta assiderata; aveva tanti anelli d'argento alle dita...
p. 179
Anche oggi ho visto Columba, quella che dovevate sposar voi; era sulla porta; era vestita a nuovo, col corpetto di velluto broccato; chissà, forse doveva arrivare lo sposo...