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autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Colombi e sparvieri

Grazia Deledda

p. 0
In un angolo stava una stuoia di giunco, ove forse qualche bandito aveva dormito i suoi sonni agitati; c'erano ferramenta arrugginite, una brocca, un archibugio antico e dentro una nicchia una piccola statua nera di San Francesco e un lumino spento.

colori, flora e fauna

p. 147
Dopo una settimana di vento furioso, di nevischio e di pioggia, le cime dei monti apparvero bianche tra il nero delle nuvole che si abbassavano e sparivano all'orizzonte, e il villaggio di Oronou con le sue casette rossastre fabbricate sul cocuzzolo grigio di una vetta di granito, con le sue straducole ripide e rocciose, parve emergere dalla nebbia come scampato dal diluvio.

colori, contatti con altri paesi

p. 147
Tutto il panorama, dai monti alla costa, dalla linea scura dell'altipiano sopra Oronou fino alle macchie in fondo alla valle, pareva stillasse acqua.

contatti con altri paesi

p. 147
Ai suoi piedi i torrenti precipitavano rumoreggiando nella vallata, e in lontananza, nelle pianure e nell'agro di Siniscola, le paludi e i fiumicelli straripati scintillavano ai raggi del sole che sorgeva dal mare.

contatti con altri paesi, geografia

p. 147
Da una delle tre case rossastre, il Municipio, la casa del parroco e quella di zia Giuseppa Fiore, le cui finestruole munite d'inferriata e i balconi di ferro al primo piano guardavano sulla piazza, uscì una vecchia di bassa statura, col viso pallido seminascosto da una gonna nera in cui ella avvolgeva la testa e metà della persona come in un mantello; prima di scendere gli scalini di granito che da una specie di patiu come quello dei nuraghes mettevano sulla piazza, volse in giro i grandi occhi cerchiati e un'espressione di sarcasmo le circondò d'un solco la bocca sdentata.

colori, lingua

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