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autori

Grazia Deledda

opere

Canne al vento

Cenere

Colombi e sparvieri

Elias Portolu

La via del male

Marianna Sirca

Grazia Deledda

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1945

Cenere

Grazia Deledda

p. 206
La vedova riprese il lume, riaperse l'uscio, lasciò passare Anania, e attese: così triste e nera, con quell'antica lucerna di ferro in mano, ella pareva la figura della Morte in attesa vigilante.

colori

p. 206
Anania palpò a lungo, con tutte e due le mani, quella cenere nera che forse era l'avanzo di qualche ricordo d'amore di sua madre; quella cenere che aveva posato lungamente sul suo petto, sentendone i palpiti più profondi.

colori

p. 206
Prima di toccarlo lo guardò quasi con diffidenza, poi lo prese e lo vuotò. Ne uscì fuori una pietruzza gialla, e cenere, cenere annerita dal tempo.

colori

Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1941

Colombi e sparvieri

Grazia Deledda

p. 0
- Che m'importa d'un pitocco idiota? Impiccalo! Bevi, bevi ancora, Innassié; noi abbiamo fretta di ripartire. Ebbene, sì, al ritorno passerò nel tuo piccolo ovile; fammi trovare un capretto arrostito.
- Va bene, ti farò trovare il capretto arrostito...

flora e fauna

p. 0
Ah, sì, egli è bianco come un morto; adesso mangia poco e quasi non dorme più.

colori

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