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Alghero- La pesca di coralli che da antichissimo tempo si fa nei mari d’Alghero, e che per più secoli fù quasi esclusivamente fatta da stranieri, comincia ora a divenir nazionale. Gli Algheresi moderni calcolando assai meglio sulli veri loro interessi sembra che in vece di più oltre rimanere passivi spettatori degli esteri che in quella pesca si esercitano vogliano ritornar a diventar corallatori, come credesi per tradizione che fosse la Colonia Catalana che venne a fondare Alghero. Le armi di Città sormontate da un ramo di corallo, e il privilegio del Rè D. Pietro in data 28. Luglio 1384. che conservasi nell’archivio Civico il quale nello statuire che tutte le barche da corallo che il pescassero tra il capo di Napoli (oggi della Frasca) e la Tinaire (oggi Asinara) dovettero prender porto in Alghero e non altrove prescrisse che solvant et solvere teneatur illud majus jus, quod pro dicto corallo est solvi assuetum tam per habitatores dictae villae (cioè Alghero) quam per extraneos; quale Reggia Provvisione venne confermata con altra dal Rè Don Alfonso in data 30. Settembre 1444; fanno conghietturare che gli Algheresi fin da tempi rimotissimi pescavano il corallo nei mari aggiacenti alla loro Città.