pp.14-16
Traduzione inedita di alcune poesie di Byron, annunziata nell’Antologia di Firenze con un cenno su i di lui viaggi in Corsica e Sardegna.
L’annunzio d’una traduzione delle poesie di Byron tornerà certamente gratissimo a chiunque non ignora quanto grido levasse ai di nostri il Nobile Poeta Britannico […]
L’Autore della traduzione dicesi essere un Conte Gommi-Flammini da Imola, cultore amabile del bello e del bene […] ci farà conoscere vestite delle forme italiane le Britanniche muse che tanto benigne arrisero a quel lodato Scrittore.
Ne già vorranno i nostri connazionali sentir da noi diversamente perché forse alieni d’animo da chi fu talvolta, ma erroneamente noverato fra i detrattori ingiusti del patrio onore. Non è Lord Byron autore delle memorie del viaggio in Corsica ed in Sardegna, in cui tante falsità calunniose trovansi sparse e sulla corruttela dei nostri Magistrati, e sull’asprezza dei costumi nostri. Furono esse raccolte da varj di oscuro nome, che con Byron viaggiavano nel 1821. e nulla contenendo di vero si vende assai probabile che rinvenutisi dopo la morte di Milord alcuni materiali ch’ei preparava per un romanzo, o per un dramma, se ne formasse a caso quella parte di viaggio, cui si diede Cagliari per scena, e si rendè poi per istorico con si biasimevole audacia, perché ingiuriosa ad una nazione intiera, e a quei rispettabili che la reggeano.
* Vedi Narrative of Lord Byron’s Voyage to Corsica and Sardinia during the summer, and the autumn of the year 1821- Paris; by A. and W. Galignani. 1825.