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17. Marzo – Premuroso lo stesso Magistrato Civico di far che la pubblica istruzione nelle scuole normali già preparate in questa Capitale fosse affidata ad abili maestri, non ha voluto permettere che si aprissero prima che i maestri nominati si fossero istruiti ed esercitati all’insegnamento secondo le norme, che loro avrebbe dato il Sig. Teologo Antonio Manunta, il quale nel suo soggiorno nel continente non cessò di occuparsi di questi metodi, essendosi a sue spese recato a Milano per vederne la pratica, dove fece pur copioso acquisto di Libri elementari che ha generosamente disseminato in varie parti della nostra Isola, e se n’è servito opportunamente per l’istruzione degli alunni del R. Ospizio di S. Lucifero, ch’egli con tanto merito di lode dirigge. Il primo che profittò delle sue lezioni fu il Bacelliere Giuseppe Naitana, ed avendogli il suddetto Magistrato affidato la scuola che nel Palazzo Civico si aprì per i ragazzi del R.Castello, corrispose pienamente ai desideri del pubblico. Essendovi poscia intervenuti i Maestri nominati per le Scuole di S.Agostino nel Quartiere della Marina, di S.Domenico, e di S.Mauro per quello di Villanova, unitamente al Chierico Salvatore Demurtas dell’Ogliastra (che per commissione del degnissimo Vescovo di quella Diocesi vi si recò) all’altro Chierico Salvatore Carrus d’Oliena ed al giovine Giuseppe Cocco di Sinnai, fissò il prefato Sig.Teologo di assoggettargli ad un esame pratico in questa mattina nella Camera della Normale di S.Agostino.