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Ove sono le pere d’inverno? Non si traggono esse da Genova? Quant’è che si lasciò d’importare aranci dalla Sicilia? E non s’importano ancora castagne ed uve passe da Napoli? I paesi nostri marittimi potrebbero agevolmente insignorirsi di questo commercio se fu ed è ancora in mano allo straniero; nè perciò i paesi centrali ne rimarrebbero esclusi, purché da tutti si ponesse maggior diligenza in variare, e migliorare la qualità dei frutti. Da un tale raffinamento ne seguirebbe che poi che invece di trarne dall’estero ne saremmo noi stessi un commercio attivo, il quale potrebbe divenire di non menoma importanza ed unitevi altre coltivazioni già da noi inculcate, e che noi anderemo di mano in mano inculcando ne compenserebbe dei danni della scemata ricerca dei nostri cereali.