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Quando noi confortiamo i nostri connazionali alla coltivazione degli alberi non vogliamo già trasformare in boschi le vaste fertilissime campagne della Sardegna, né intendiamo che i Silvani e le Driadi usurpino il culto di una maggior Deità. Però sia questo più regolato, e non degeneri in una cieca superstizione. Se faccian le piante corona e riparo alle pianure biondeggianti di spighe sarà perciò diminuito il culto di Cerere? Sarà diminuito perché della loro verzura si rallegran le vie e i rustici abituri ricevano ornamento? Quel suolo che ammorbano acque impure ed inerti è forse a Cerere consacrato?