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Sull’utilità delle piante.
[...] Le stesse acque stagnanti , da cui si sollevano i vapori mortiferi onde alimentasi l’intemperiosa influenza spariranno dalla faccia della Isola nostra, se vi sorgano gli alberi che dei luoghi amidi più si compiacciono. Un ontano, un pioppo, un salice di mediocre grandezza assorbe nello spazio di sole 24 ore come l’esperienza ha dimostrato più di sette libre d’acqua. Questi stessi ed altri somiglianti rialzano con le loro spoglie, ossia col detrito delle radici, delle foglie, dei tronchi il sottoposto terreno, e così gli stagni vengon paludi, e le paludi suolo coltivabile.