In una atipica lezione spettacolo, tenutasi presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Cagliari il 27 maggio 2005, è stata ripercorsa la vita di Vincenzo Sulis, attraverso la sua stessa Autobiografia. L’evento, all’insegna
dell’interattività, è stato possibile grazie alla collaborazione
di più operatori che hanno affrontato la materia da differenti
punti di vista, servendosi di vari mezzi espressivi (lezione,
recitazione, canto, musica) e hanno contribuito a creare una quasi
wagneriana "opera d’arte totale".
Come scenografia sono stati scelti dipinti di Pinuccio Sciola ispirati
agli anni di prigionia del Sulis. I quadri in questione presentano
una particolare struttura a finestra: per vedere il soggetto
è necessario aprire un’anta che rappresenta la libertà negata.
Il professor Giuseppe Marci, organizzatore e coordinatore dell’avvenimento,
ha ripercorso le vicissitudini del grande condottiero sardo esponendone
le tappe più importanti. A lui si sono alternati di volta in volta
due attori, Mario Faticoni e Rita Atzeri, che hanno letto alcuni
dei brani salienti dell’Autobiografia infondendo nuovamente
la vita alle parole dell’autore e riuscendo con le loro voci a
rievocare il clamore della guerra e il silenzio riflessivo della
prigione. Il tutto è stato scandito dagli interventi musicali
di Franco Madau, cantante o piuttosto cantastorie, come
ama definirsi, il quale ha proposto una sua ballata dai toni epici
e rivoluzionari dedicata alla sconfitta dei francesi nel 1793
e alla successiva cacciata dei piemontesi, eventi nel corso dei
quali è sorta la stella del Sulis.
Un altro aspetto toccato durante la serata è stato quello del recupero
filologico del testo autobiografico. L’esposizione di questa parte
è stata curata da Lucia Atzori, Francesco Cucinotta, Manuela Erriu,
Giorgia Ligas, Roberta Mura, Veronica Murgia, Clara O’Toole, Francesca
Sirigu e Marta Tolu, studenti del corso di laurea triennale in
Lingue e Comunicazione, che hanno spiegato le modalità di svolgimento
del lavoro didattico effettuato durante l’anno accademico, per
poi soffermarsi ad illustrare gli aspetti più significativi dell’opera
presa in esame.
Infine i ragazzi del Liceo "De Castro" di Oristano hanno proposto
un emozionante racconto della vita di Vincenzo Sulis, mettendo
in scena una breve rappresentazione dell’ascesa e della caduta
di un personaggio che, nel bene e nel male, ha segnato indelebilmente
la storia della Sardegna. La pièce, composta di canti e
parti recitate, è stata accompagnata da un piccolo ensemble
musicale diretto dal professor Marcello Muroni, autore dei testi
e delle musiche.
L’intervento conclusivo è stato di Franco Madau che ha interpretato uno degli
inni sardi per eccellenza, Procurade ’e moderare di Francesco
Ignazio Mannu.
La copertura giornalistica dell’evento è stata assicurata da alcuni
studenti della laurea specialistica in Lingue e Linguaggi per
la Comunicazione Multimediale e il Giornalismo, mentre gli studenti
di Storia del cinema del Corso di laurea triennale in Scienze
della Formazione hanno ripreso la lezione con le telecamere.
Per chiudere un commento personale: sarebbe auspicabile che iniziative
del genere, capaci di istruire e allo stesso tempo di incantare
lo spettatore, potessero diventare la regola e non restassero
una sporadica eccezione.