Opera di riferimento: Agricoltura di Sardegna
Spiatadu, s. m. sing. una qualità di formaggio simile a “sa fresa”, parrebbe un italianismo ma è probabilmente una corruzione del p. pass. di “isprettare”, lo stesso che “aprettáre”, il coagulare del sangue ma anche del formaggio, = sp. apretar, che ha anche le varianti altolog appyettare, appyattare in cui è evidente l’immistione seriore del concetto dell’impiattamento della cagliata per farne uscire il siero. La via fonetica è chiara infatti il nesso p+r+voc. delle varianti centrali e del logudorese del sud (Marghine, Montiferru) dà in altolog. p+ y+ voc. cfr. “proínde” log. sud. , “pioínde” altolog.= piovendo forse a causa di una maggiore innovatività della lingua in relazione alla presenza dell’Italiano da tempi più antichi. In “Agricoltura di Sardegna” di A. Manca Dell’Arca, parte quinta, capo IV, pag. 300, 301, 2 occorr.