L'autore
Nato a Sassari nel 1841, Enrico Costa compì nel capoluogo turritano gli studi medi. Impiegato di banca prima presso la Commerciale e in seguito all’Agricola Sarda dove raggiunse il grado di ispettore, passò alla Tesoreria municipale e infine all’Archivio del Comune. Giovanissimo iniziò a scrivere poesie e novelle, continuò gli studi da autodidatta dedicandosi anche al giornalismo. Fondò e diresse il periodico “La Stella di Sardegna”. Autore di romanze, ballate, libretti d’opera e inni, fu anche romanziere e storico, in particolare si dedicò allo studio delle vicende della città natale dove morì nel 1909.
I curatori
Antonella Congiu (Oristano, 1981), laureata in Lingue e Culture mediterranee e occidentali all’Università di Cagliari.
Manuela Erriu (Cagliari, 1984) ha conseguito la Laurea specialistica in Lingue e Linguaggi per la Comunicazione Multimediale e il Giornalismo all’Università di Cagliari.
Luisa Ornella Secci (Urzulei, 1984), laureata in Lingue e Comunicazione presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Cagliari, ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale dell’Università di Bologna.
Elisabetta Serri (Cagliari, 1982) ha conseguito la Laurea specialistica in Lingue e Letterature Euroamericane presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Cagliari.
Francesca Sirigu (San Gavino, 1982) ha conseguito la Laurea specialistica in Lingue e Linguaggi per la Comunicazione Multimediale e il Giornalismo all’Università di Cagliari.
L'opera
Pubblicata per la prima volta nel 1897 dall’editore Dessì di Sassari, Giovanni Tolu. Storia di un bandito sardo narrata da lui medesimo viene definito da Maurizio Virdis nell’Introduzione alla presente edizione “una felice intuizione e una fortunata invenzione borderline che rendeva letteratura il giornalismo, e portava il giornalismo a farsi narrazione storica dell’attualità non ancora trapassata nella storia. Il tutto dentro la passione e la progettualità del Costa, il quale andava descrivendo e facendo conoscere e intendere la Sardegna, la sua realtà, la sua storia, portato a ciò da un amor patrio che si innestava su di una passione storica entusiasta, conforme all’aura del tempo, pur declinante”.