Il curatore
Giovanni Lupinu è nato a Sassari nel 1967. Professore associato di glottologia e linguistica nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, ha pubblicato, fra le altre cose, i volumi Latino epigrafico della Sardegna. Aspetti fonetici («Officina linguistica» III/3, Nuoro 2000) e, in questa stessa collana, Il libro sardo della confraternita dei disciplinati di Santa Croce di Nuoro (XVI sec.) (2002), Il Vangelo di San Matteo voltato in logudorese e cagliaritano. Le traduzioni ottocentesche di Giovanni Spano e Federigo Abis (2004; in collaborazione con Brigitta Petrovszki Lajszki) e Le chiese e i gosos di Bitti e Gorofai. Fonti documentarie e testi (2005; in collaborazione con Raimondo Turtas).
L'opera
La traduzione del Vangelo di San Matteo in sassarese, che qui si ripropone in una nuova edizione, apparve per la prima volta a Londra, nel 1866, per opera del canonico Giovanni Spano, in appena 250 esemplari. Si tratta di un capitolo prezioso dell’esteso progetto di raccolta di traduzioni di testi biblici in numerose parlate europee promosso e coordinato, con finalità di comparazione linguistica, dal principe Luigi Luciano Bonaparte. La sua importanza, in primo luogo, è data dal fatto che costituisce uno dei primi testi che offrano documentazione della varietà sassarese, inoltre dal saggio introduttivo del principe, nel quale la pronuncia di tale varietà è descritta e studiata minutamente, anche alla luce delle analogie rinvenute con le lingue celtiche.