Il curatore
Alessandro Soddu è nato a Sassari nel 1967. Laureato in Materie Letterarie presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Sassari, è stato assegnista di ricerca in Storia medioevale presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari dal 1998 al 2004. Nel 2004 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia presso l’Università “Pompeu Fabra” di Barcellona.
L'opera
I marchesi Malaspina si insediarono nel Logudoro grazie al matrimonio contratto da Corrado il Giovane con Urica, figlia naturale di Mariano II di Torres. Nella seconda metà del Duecento, quando la morte di Adelasia aprì il campo al disfacimento del giudicato, si affermarono come signori territoriali, edificando i castelli di Bosa e di Osilo, a controllo delle curatorìas di Montes, Figulinas, Coros, Planargia e Costavalle. Nel 1323, l’irruzione sulla scena sarda della Corona d’Aragona segnò in modo decisivo le sorti del dominio malaspiniano. Inizialmente alleati del sovrano Giacomo II, i marchesi non tardarono ad entrare in contrasto con i titolari del regnum Sardinie et Corsice, vedendo progressivamente ridotti i propri possedimenti. Finché intorno al 1365 dovettero abbandonare l’Isola sconvolta dal conflitto fra Mariano IV di Arborea e Pietro IV d’Aragona, per concentrare gli sforzi nella difesa dei territori continentali minacciati dall’espansionismo di Milano e di Firenze. La signoria dei Malaspina costituiva fino a qualche anno fa una delle pagine meno conosciute della storia medioevale della Sardegna. Il ricco corpus documentario consente di seguire le diverse fasi della loro presenza nell’Isola, dalle prime relazioni diplomatiche con i giudici, alla formazione della signoria territoriale, al graduale declino per opera dei Catalano-Aragonesi, offrendo uno strumento utile per la comprensione delle esperienze signorili maturate nella Sardegna dei secoli XIII-XIV, di cui il dominio dei Malaspina costituisce un caso emblematico.