introduzione di Giuseppe Marci
L'autore
Antonio Baccaredda (Cagliari 1824), funzionario Superiore del Ministero delle Finanze, visse, per questioni di lavoro, in diverse località della penisola e mori a Napoli nel 1908. È autore di racconti e romanzi (Angelica, Paolina, Nuvoloni, Vincenzo Sulis. Bozzetto storico), di testi teatrali (I misteri e un giuramento, Pier Maria, Il mago) e saggistici (Religione e politica: etiologia dei costumi).
I curatori
Simona Pilia (Cagliari, 1970), laureata in Lettere all'Università degli studi di Cagliari, diplomata alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori, ha conseguito il Dottorato di Ricerca nei curricula di Filologia in Cultura e Storia medievale del Mediterraneo occidentale in relazione alla Sardegna presso l'Università degli studi di Sassari. Redattore della rivista "Nae", insegna Storia, Cultura e Letteratura della Sardegna nei corsi di formazione e orientamento. E ricercatrice del Centro di Studi Filologici Sardi. In questa collana ha pubblicato: S. Satta, Leggendo ed annotando (2005).
Giuseppe Marci insegna Filologia italiana all'Universita di Cagliari. In questa collana ha pubblicato: D. Simon, Le piante (2002); G. Cossu, La coltivazione de' gelsi e propagazione de' filugelli in Sardegna (2002); S. Satta, L'autografo de 11 giorno del giudizio (2003); G. Saragat, G. Rey, Alpinismo a quattro mani (2003); G. Delogu Ibba, Index libri vitae (2003); V. Sulis, Autobiografia (2004); A. Purqueddu, De su tesoru de sa Sardigna (2004); A. Manca Dell'Arca, Agricoltura di Sardegna (2005); P. A. Leo, Di alcuni antichi pregiudizii sulla così detta Sarda intemperie (2005).
L'opera
Vincenzo Sulis venne pubblicato da Antonio Baccaredda pochi anni dopo il suo romanzo d'esordio, Angelica (1862), nel cui frontespizio è riportata una frase dello storico Manno: "Io vorrei poter qui colorire un abbozzo del carattere della popolazione sarda, e onorare ciò che è di più onorevole nella mia patria". Analogo proposito ispira il Bozzetto storico con cui lo scrittore intende ridare lustro a Vincenzo Sulis, "nobile figura di animoso cittadino, leggendo la moderna storia di Sardegna, si affacciò mai sempre alla mia mente, non così grande nella prosperità come nell'infortunio; non così inonorata in vita come in morte, eppure tanto degna di essere prodotta ai di nostri per elevatezza di spirito, interezza di carattere, valore e generosità d'animo. Non eran forse queste le doti di Vincenzo Sulis?"