L'autore
Nato a Ozieri nel 1758, morì a Cagliari nel 1839. Esercitò l’avvocatura a Cagliari e durante il triennio rivoluzionario sardo (1793-1796) fu avvocato dello Stamento militare; tra i patrioti sardi fu particolarmente attivo nel rivendicare l’autonomia del Regno sardo e l’abolizione dell’anacronistico sistema feudale. Compose l’inno tra la fine del 1795 e l’inizio del 1796. Dopo la rivoluzione angioiana seguì la carriera di magistrato e fu giudice della Reale Udienza e del Tribunale del Consolato.
Il curatore
Luciano Carta (Bolotana 1947) è docente di Storia e Filosofia nei Licei. Studioso di storia, si è interessato in particolare di storia della cultura e delle istituzioni della Sardegna tra Settecento e Novecento. Tra i suoi lavori: Bacchisio Raimondo Motzo e il modernismo (1978), L’inedito giovanile ‘Il Veggente’ e la formazione del pensiero politico-filosofico di G. B. Tuveri, in G. B. Tuveri, Tutte le opere, vol. I (1990); L’attività degli Stamenti nella "Sarda Rivoluzione", vol. 24° della collana "Acta Curiarum Regni Sardiniae" edita dal Consiglio Regionale della Sardegna (2000).
L'opera
Nella tradizione letteraria i Sardi hanno riconosciuto dignità di canto patriottico, attraverso il quale esprimere il sentimento di ribellione contro le ingiustizie e l’aspirazione a una società più giusta, ad una sola composizione poetica: l’inno Su patriota sardu a sos feudatarios, noto anche come "la Marsigliese sarda". Composto dal magistrato ozierese Francesco Ignazio Mannu (1758-1839) tra la fine del 1795 e gli inizi del 1796, l’inno è insieme il canto di lotta contro il feudalesimo e la sintesi poetica dei progetti e delle aspirazioni del popolo sardo, protagonista della rivoluzione del 1793-96. Tale rivoluzione, poeticamente narrata nell’inno, è scandita dalla lotta vittoriosa contro i Francesi e dalla piattaforma autonomistica delle "cinque domande" nel 1793-94; dalla cacciata dei Piemontesi e dall’esperimento di governo autonomo attuato dai patrioti sardi nel 1794-95; dalla lotta antifeudale guidata da G. M. Angioy nella prima metà del 1796. Il libro, che nel saggio introduttivo ripercorre levicende della "Sarda Rivoluzione", propone la prima edizione critica dell’inno Procurade ‘e moderare, seguendo l’editio princeps, che, secondo la tradizione, fu pubblicata clandestinamente in Corsica.
Recensioni
Nae n. 4, autunno 2003 Tra moderatismo filomonarchico e suggestioni libertarie
Nae n. 8, autunno 2004 La scrittura militante di Francesco Ignazio Mannu