L'autore
Le poche notizie sulla vita di Carlo Brundo (Cagliari, 1834-1904) ci trasmettono il profilo di un letterato attivissimo, protagonista della vita culturale della sua città nella seconda metà dell’Ottocento: avvocato e giornalista, collaborerà con numerose testate sarde e diverrà proprietario della tipografia Timon che, sotto la sua direzione, pubblicherà il primo numero de L’Unione Sarda. Nella sua vastissima produzione letteraria, alla Raccolta di tradizioni sarde del 1869, seguiranno il primo racconto storico L’Alcalde di Longone (1870) e negli anni seguenti altri romanzi storici e di costume come La rotta di Macomer, Adelasia di Torres, Una congiura in Cagliari, Il castello dell’Acquafredda, Marina e Nerino e altri. Di qualche interesse anche i saggi dedicati alla storia e ai costumi della sua terra, tra cui Cagliari antica e Cagliari moderna, e altri scritti di argomento patriottico e di stampo risorgimentale. Il declino del romanzo storico segna inesorabilmente anche la fine della parabola dello scrittore che muore a Cagliari nel 1904, ormai dimenticato.
Il curatore
Joël F. Vaucher-de-la-Croix (Lugano, 1984) si è laureato in Storia della lingua italiana all’Università di Firenze, dove ha poi conseguito il dottorato internazionale di ricerca in Italianistica (Università di Firenze - Université Paris Sorbonne - Rheinische Friedrich-Wilhelms -Universität Bonn). È stato professore incaricato di Linguistica italiana all’università di Berna e si è occupato di storia della lingua e storia della letteratura italiana, con contributi sulla tradizione neoclassica, sulla grammatica e sul lessico ottocentesco, sull’italiano giornalistico e sulla narrativa tra Otto e Novecento. Ha curato l’edizione delle Satire di Persio tradotte da Vincenzo Monti (Firenze 2015), della Grammatica inferiore della Lingua italiana di Stefano Franscini (Firenze 2016) e del romanzo inedito di Paolo Valera, Per ammazzare il «Corriere della Sera» (Milano 2017).
L'opera
In questo romanzo (Cagliari, Timon, 1876) si ricostruiscono le intricate vicende dei più gravi attentati politici che la storia di Sardegna ricordi: l’uccisione, nell’estate del 1668, dell’esponente più autorevole della nobiltà sarda Augustín de Castelví y Lanza e del viceré dell’Isola Manuel de los Cobos y Luna, IV marchese di Camarassa. Su questo doppio omicidio si incardina la trama di un romanzo storico che ha tutte le componenti del moderno thriller d’azione, nel contesto di crisi morale, istituzionale e politica che caratterizza l’ultima fase del governo spagnolo della Sardegna. Una congiura in Cagliari è l’esempio evidente del valore letterario del romanzo storico sardo nel secondo Ottocento: una narrazione che si ispira ai grandi modelli italiani ed europei e ne assimila con coscienza la lezione e che dimostra la maturità e l’arte di uno scrittore di talento.
Indice
Introduzione
Nota al testo
Una congiura in Cagliari. Racconto storico del secolo XVII
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