Nato a Tuili (Cagliari) nel 1953. Esecutore e autore di canzoni ispirate alla tradizione sarda. Emigra a Milano nel 1969, risiede poi a Sesto San Giovanni, dove lavora come operaio alla Breda. Da subito interessato alla musica, entra in un gruppo di musica leggera, poi nel 1973 con Ciro Lombardo fa cabaret ed entra nell’ambiente discografico. Dopo il servizio militare, tornato a Sesto S.Giovanni, compone le prime canzoni in sardo. Canta al Teatro Uomo di Milano le sue canzoni operaie e incide, grazie a Michele Straniero, la prima cassetta di canzoni Nato per disgrazia a primavera, un lato in sardo e un lato in italiano. Nel 1976 incide per la Ariston sotto la direzione di Moni Ovadia, La scomunica; nel 1977 A morti sa tirannia. Parte per una tournée in Sardegna, esibendosi con lo spettacolo Cantende s’istoria nostra (1978), le cui canzoni sono edite nel primo LP della Madau Dischi, etichetta da lui fondata che vincerà per due anni consecutivi (1981-1982) il Premio della Critica discografica per il settore Folk. Dopo gli album Ottana (1980), A pagu a pagu (1982), S’ebra maha (1985) e Sabor’e gazzosa (1987), si candida alla Camera per il PCI. Con il contributo della sua città natale stampa l’album S’ottu miu (1989) e nello stesso periodo vince il concorso Folk d’Autore di Torino con la canzone Babbaiola, dedicata a Nelson Mandela. Mentre pubblica altri album si interessa di teatro e letteratura; nel 1996 collabora con l’attore e regista Piero Marcialis, componendo le ballate degli spettacoli Sa dì de s’acciappa e Emilio Lussu e cura insieme al giornalista e scrittore Paolo Pillonca la pubblicazione delle poesie del sardo Peppino Mereu. Da parecchi anni Madau, oltre a proseguire la sua attività di cantautore, organizza nel suo orto di Tuili un incontro tra gli artisti sardi, tutti accomunati dall’amore per la Sardegna e per l’arte sarda, in ogni sua forma.