Milano, Adriano Salani Editore, 2003
La bambina col falcone
Bianca Pitzorno
Dove il lettore fa conoscenza con le due eroine di quest’avventurosa vicenda
La maggior parte degli adulti non riesce a immaginare che la memoria di un bambino possa andare tanto indietro nel tempo, eppure Costanza ricordava perfettamente la prima volta che aveva sentito parlare delle Crociate, anche se allora aveva solo tre anni.
Molti episodi, molti particolari di quei giorni lontani, li aveva sentiti raccontare tante e tante volte da Alienor accanto al fuoco nelle sere d’inverno, e certamente il racconto rinforzava la memoria.
Ma quello straordinario pomeriggio ad Aquisgrana era ancora così vivo nella sua mente come se fosse passata solo una settimana, o al massimo come se si trattasse dell’estate appena trascorsa.
E non solo il pomeriggio, ma tutta la giornata che lo aveva preceduto, fino dall’alba, quando le campane di tutte le chiese di Aquisgrana avevano strappato i cittadini dal sonno suonando a distesa, come se fosse scoppiato un incendio, o come se fossero arrivati i saraceni o i terribili mongomi alle porte della città. Anche Costanza si era svegliata di soprassalto, spaventata, a aveva chiamato Alienor che dormiva con lei nello stesso letto.
La maggior parte degli adulti non riesce a immaginare che la memoria di un bambino possa andare tanto indietro nel tempo, eppure Costanza ricordava perfettamente la prima volta che aveva sentito parlare delle Crociate, anche se allora aveva solo tre anni.
Molti episodi, molti particolari di quei giorni lontani, li aveva sentiti raccontare tante e tante volte da Alienor accanto al fuoco nelle sere d’inverno, e certamente il racconto rinforzava la memoria.
Ma quello straordinario pomeriggio ad Aquisgrana era ancora così vivo nella sua mente come se fosse passata solo una settimana, o al massimo come se si trattasse dell’estate appena trascorsa.
E non solo il pomeriggio, ma tutta la giornata che lo aveva preceduto, fino dall’alba, quando le campane di tutte le chiese di Aquisgrana avevano strappato i cittadini dal sonno suonando a distesa, come se fosse scoppiato un incendio, o come se fossero arrivati i saraceni o i terribili mongomi alle porte della città. Anche Costanza si era svegliata di soprassalto, spaventata, a aveva chiamato Alienor che dormiva con lei nello stesso letto.