Sassari, Edes, 1995
Punto, fessura, grammo, questo il luogo (La miniera)
Grazia Maria Poddighe
Punto, fessura, grammo, questo il luogo
l’invisibile accesso
al chiarore diffuso,
il gradino già immerso
dentro un matto buio
in cima le invetriate
che assorbono ogni luce,
al colmo dell’ascesa
dove tutto si esclude
e siepi che declinano
paiono i minerali fatti polvere,
orme verdi, sull’orlo che frana
verso gli umori fermi
e spicchi accesi
o covoni rappresi
la strada da casa, per casa, quella
prende corpo
e tormentate essenze:
sono profondi, immobili
alti quanto una spanna
la falce che riflette
le fasi di quell’altra.
Mezza parola è per sempre.