Tarda mattinata del 3 marzo 1799 a Cagliari, in prossimità del porto, tra la folla che aspetta il re. Tutti in scena, di spalle, al buio. Si dà il via con le percussioni.
Una popolana: Su rey! Su Rey! Est’arribendi su rey! (All’avvio musicale tutti si voltano e cantando riempiono la scena)
Ballata
Arriva, arriva il nostro re.
Come sarà fatto un re?
Mai lo abbiamo veduto un re.
Come sarà fatto un re?
Sentito sì: tasse, balzelli.
Come sarà fatto un re?
Ottant’anni preso ci hanno i Piemontesi.
Come sarà fatto un re?
Mai erano venuti a trovarci.
Come sarà fatto un re?
Volevano la Sicilia.
Come sarà fatto un re?
Lungo è il viaggio da Torino.
Come sarà fatto un re?
Povero re.
Come sarà fatto un re?
Il mare da attraversare.
Come sarà fatto un re?
Con i mori, i marosi, i rivoltosi.
Come sarà fatto un re?
Napoleone ha deciso per lui.
Come sarà fatto un re?
Gli ha preso il Piemonte.
Come sarà fatto un re?
Gli ha lasciato la Sardegna.
Come sarà fatto un re?
In camicia è rimasto il nostro re.
Come sarà fatto un re?
E ora viene a stare da noi.
Come sarà fatto un re?
Nella nostra isola potrà camminare da re.
È per questo che ora sta arrivando.
E noi sapremo finalmente com’è fatto un re.